CREDITO AL CONSUMO: LA NUOVA DIRETTIVA UE CHE CAMBIA LA FILOSOFIA COMMERCIALE

Obblighi più stringenti per gli intermediari, in vista di maggiore trasparenza e più margini per il cliente: sono questi gli obiettivi della nuova Direttiva Ue sul credito al consumo 2023/2225 (Ccd II), pubblicata lo scorso 30 ottobre in Gazzetta Ufficiale. A spingere il legislatore all’intervento è stato l’incremento della facilità di accedere (anche digitalmente) al credito, rendendo necessaria una regolamentazione della divulgazione digitale delle informazioni contrattuali e dell’utilizzo dell’AI in materia. La normativa andrà recepita dagli Stati membri entro il 20 novembre 2025.

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DAL DECRETO DRAGHI SULLA CONCORRENZA UNA SOLUZIONE PER I BALNEARI

Il Prof. Gustavo Ghidini, Fondatore del nostro Studio, individua nel decreto 118/21 lo spirito da seguire per trovare una soluzione di compromesso, che consenta l’applicazione della Direttiva Bolkenstein, da cui dipende l’arrivo di fondi Pnrr, alla tutela delle imprese a gestione familiare.

 Una soluzione all’annosa questione delle concessioni balneari – che sta causando più di un tentennamento nel governo – potrebbe arrivare da un suggeritore inatteso: il governo precedente. È infatti nella legge n. 118 sul mercato e sulla concorrenza, varata nell’agosto 2021 dall’esecutivo presieduto da Mario Draghi, che si può trovare ispirazione per mantenere l’impegno che scaturisce dalla Direttiva Bolkenstein senza con ciò danneggiare le numerosissime imprese, circa trentamila e quasi tutte a gestione familiare, impegnate nel settore.

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DOPO L’ANNO DELL’ASSUEFAZIONE, ALCUNE IDEE PER UNA SCOSSA NEL 2024

Dalle guerre alle minacce dell’intelligenza artificiale, dai rischi per l’informazione sui social network alla crescita incontrollata delle criptovalute, dagli influencer virtuali al miraggio di facili guadagni per chi non ha talento, tutti i grandi eventi sociali del 2023 sembrano avere un comune denominatore. Non si tratta tuttavia né dell’aura di tragicità incombente, né del predominio sempre più invadente della tecnologia, né l’inveterata avidità che caratterizza il genere umano. Il filo che connette tutti questi eventi è l’assuefazione che, nel volgere di pochi mesi, sono riusciti a creare nell’opinione pubblica.

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ALL’EURO DIGITALE MANCA UNA VISIONE STRATEGICA

L’euro digitale è la novità messa varata dalla Banca Centrale Europea a partire da novembre in fase sperimentale e con andata a regime prevista fra un biennio. Si tratta di una cyber-moneta che vuole porsi in competizione diretta con le criptovalute e le piattaforme dei big, nella speranza di osteggiarne le derive anarchiche, ma che non ha mancato di polarizzare il dibattito fra detrattori e sostenitori.

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L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE GENERATIVA ALLA SBARRA: NUOVA ORDINANZA DA UN TRIBUNALE AMERICANO

Perfino John Grisham è alle prese con la violazione del diritto d’autore operata dall’intelligenza artificiale: come se fosse uno dei suoi appassionanti legal thriller, il celebre scrittore americano ha intentato, insieme ad altri noti scrittori, un’azione legale contro l’uso abusivo di opere da parte di OpenAI al fine di istruire ChatGPT a creare estratti (quando non copie) dei suoi romanzi. E, proprio dall’America, arriva sul tema un’ordinanza che fa discutere. Per la prima volta infatti, lo scorso 30 ottobre, il giudice federale William H. Orrick ha emesso una pronuncia preliminare che accoglie la domanda di accertamento da parte di un’artista nei confronti di StabilityAI, un’intelligenza artificiale generativa che per creare immagini si “nutre” di opere protette da copyright.

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L’IA IN TRIBUNALE? CONTRADDIZIONI E RISCHI DEL GIUDICE AUTOMATICO

“Il processo decisionale giuridico coinvolge spesso elementi complessi che vanno oltre la mera analisi dei dati: valutazioni etiche, considerazioni morali, contesti specifici. La legge è soggetta a interpretazioni e applicazioni che richiedono comprensione umana, empatia e discernimento”. Questa ricognizione può apparire banale ma diventa sorprendente se si pensa che a produrla è stato ChatGPT, uno dei più celebri strumenti artificiali per la produzione di testi.

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ONLINE IL NUOVO NEWSLATOR: GREEN BOND COMUNITARI, DIRITTO D’AUTORE SUI VIDEO VIRALI, PRODOTTI DELL’AI GENERATIVA E FIDEIUSSIONI SPECIFICHE

È disponibile da oggi il nuovo numero di Newslator, il bollettino di informazione e aggiornamento legale pubblicato dallo Studio Ghidini, Girino & Associati per guidare il pubblico attraverso le nuove normative e l’evoluzione della giurisprudenza.

Gli articoli del terzo numero del 2023 sono dedicati al regolamento UE (5 ottobre 2023) che promuove la finanza sostenibile istituendo uno standard sugli European Green Bond, che ne rende più chiara la struttura tramite iniziative volte a una maggiore trasparenza e a maggiori vincoli all’utilizzo di fondi per attività in linea coi criteri di ecosostenibilità (art. 3 Regolamento UE 2020/852); ai limiti stabiliti alla diffusione dei video virali da parte della Legge italiana sul Diritto d’autore (in particolare gli art. 96 e 97), che sancisce l’abuso nell’utilizzo dell’immagine del soggetto leso, riprodotta illecitamente, e commina un risarcimento del danno subito; a come regolarsi in assenza di normativa definita – tanto nazionale quanto internazionale – rispetto ai prodotti dell’Intelligenza Artificiale generativa, i cui risultati al momento non sono formalmente tutelati tramite leggi su brevetti e copyright e quindi risultano sottoposti al cosiddetto free riding. Leggi tutto

IL REGISTRO DEI TITOLARI EFFETTIVI: NOVITÀ E RISCHI

Arriva il Registro dei titolari effettivi: a partire da quest’autunno, grazie al Decreto ministeriale 29/9/2023 (“Attestazione dell’operatività del sistema di comunicazione dei dati e delle informazioni sulla titolarità effettiva”, Gazzetta Ufficiale 9/10/2023), le imprese dotate di personalità giuridica, ma anche i trust/fiduciari o affini, è stato introdotto l’obbligo di comunicare formalmente chi sia il proprio titolare effettivo.
Si tratta di una misura che germina da quanto previsto dal Decreto legislativo 213/2007, che all’articolo 20 individua come titolare effettivo la persona cui in ultima istanza si può attribuire la proprietà diretta, la proprietà indiretta, o il controllo, di un ente.

Nella rubrica “I ferri del mestiere” su Milano Finanza, Roberto Pavia analizza la ratio di questa novità, che dovrebbe consentire oggi, consultando il registro, di conoscere con certezza il titolare effettivo, superando così le possibili  punti di ambiguità interpretative della precedente legislazione: ad esempio, il fatto che il Dlgs imponesse per l’identificazione successivi criteri alternativi quali l’assetto proprietario, la titolarità di oltre il 25% del capitale sociale, il controllo della società tramite una maggioranza di voti o anche la mera rappresentanza legale, di amministrazione o direzione della società. Ciò non toglie che anche il Registro dei titolari effettivi presenti alcuni caveat.

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NON SOLO EVERGRANDE: RADICI E PROSPETTIVE DELLA CRISI CINESE

Lo spettro di una nuova crisi si è allungato a seguito dell’affaire Evergrande, che ha causato notevoli contraccolpi sull’economia cinese, con il pil sceso sotto la doppia cifra e la disoccupazione giovanile cresciuta a dismisura, al punto che il governo non diramerà i prossimi bollettini per non creare allarme. Per chi segue il mercato, questa crisi non giunge del tutto inaspettata: è la traduzione in realtà di una crisi finanziaria che affonda le proprie radici una decina di anni addietro: a partire dal 2013, infatti, il mercato immobiliare cinese è decollato in modo talmente rapido da risultare anomalo, causando l’indebitamento delle immobiliari, la speculazione sui prezzi, l’intervento d’autorità del governo. Se il business immobiliare era giunto a valere circa un quarto del pil cinese, ora il tracollo di vendite e costruzioni ha un evidente contraccolpo sull’occupazione.

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FLASH NOTE – ANTIRICICLAGGIO: al via il Registro dei titolari effettivi

Lo scorso 9 ottobre 2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto 29 settembre 2023 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy rubricato “Attestazione dell’operatività del sistema di comunicazione dei dati e delle informazioni sulla titolarità effettiva”.

Con la pubblicazione del decreto diventa dunque operativo il Registro dei titolari effettivi ed il connesso obbligo per gli  amministratori  di  imprese  dotate   di   personalità giuridica (s.r.l., s.p.a. e altre società di capitali), per fondatori e/o soggetti  cui  è attribuita  la  rappresentanza  e  l’amministrazione  delle persone giuridiche private (quali ad esempio associazioni, fondazioni e le altre istituzioni di carattere privato) nonché per i fiduciari di trust o di istituti giuridici, di comunicare i dati e le  informazioni  relativi  alla titolarità effettiva, per come disciplinati dal decreto antiriciclaggio, per la loro  iscrizione  e  conservazione nella sezione speciale del registro delle imprese. Leggi tutto

REGOLARE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: UN CONVEGNO SU UNA NECESSITÀ INDIFFERIBILE

Intervenendo sul Corriere della Sera, il Fondatore dello Studio, Prof. Gustavo Ghidini, richiama l’attenzione sul rischio che la riforma finisca per minare la fiducia nei cittadini nel valore della Giustizia in quanto servizio pubblico.

“Un unico ed unitario interesse generale”: è questa la priorità da salvaguardare che viene indicata dal Prof. Gustavo Ghidini come faro da seguire nella riforma della giustizia. Di fronte alla prospettiva della separazione delle carriere fra giudici e pubblici ministeri – contro cui si è recentemente espressa una lettera aperta firmata da oltre trecento giuristi – il Fondatore del nostro Studio raccomanda di tenere sempre presente che alla Giustizia è affidato un valore di servizio pubblico che non deve essere messo in discussione nel comune sentire dei cittadini.

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SEPARAZIONE DELLE CARRIERE: LE RAGIONI DI UN NO

Intervenendo sul Corriere della Sera, il Fondatore dello Studio, Prof. Gustavo Ghidini, richiama l’attenzione sul rischio che la riforma finisca per minare la fiducia nei cittadini nel valore della Giustizia in quanto servizio pubblico.

“Un unico ed unitario interesse generale”: è questa la priorità da salvaguardare che viene indicata dal Prof. Gustavo Ghidini come faro da seguire nella riforma della giustizia. Di fronte alla prospettiva della separazione delle carriere fra giudici e pubblici ministeri – contro cui si è recentemente espressa una lettera aperta firmata da oltre trecento giuristi – il Fondatore del nostro Studio raccomanda di tenere sempre presente che alla Giustizia è affidato un valore di servizio pubblico che non deve essere messo in discussione nel comune sentire dei cittadini.

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FRONTEGGIARE L’INFLAZIONE: TRE LINEE D’AZIONE CONTRO L’AUMENTO DEI TASSI

Una banca centrale che taglia l’inflazione aumentando i tassi e, di fatto, provocando una recessione e nel contempo rileva con allarme i crolli della richiesta di prestiti da parte delle imprese. Sembra la trama di un thriller finanziario distopico, ma invece è quello che è successo a fine luglio: quando la Bce ha alzato al 4,25% i tassi dei rifinanziamenti principali, al 4,5% quelli sui rifinanziamenti marginali e al 3,75% quelli sui depositi (per poi rialzarli a metà settembre). Testimonianza dell’insufficienza degli strumenti di politica monetaria tradizionale per disinnescare un’inflazione dovuta ai fattori macroeconomici e geopolitici di natura straordinaria che ci stanno funestando da qualche anno a questa parte. Nel frattempo però gli esiti degli stress di luglio restituiscono la fotografia di un sistema bancario solido: banche e solide e imprese in crisi, con un credit crunch che avanza. Quanto durerà?

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PROPRIETÀ INTELLETTUALE E INNOVAZIONE DIGITALE: È TEMPO DI CAMBIARE LE REGOLE

Con un saggio pubblicato sulla rivista “Giurisprudenza commerciale”, il Prof. Gustavo Ghidini, fondatore del nostro Studio, analizza gli attuali attriti giuridici fra il progresso dell’intelligenza artificiale e il diritto in materia di brevetti, proponendo soluzioni di riforma fondate sui principii basilari dell’antitrust.

Ogni discussione riguardante il rapporto tra proprietà intellettuale e innovazione digitale deve partire da un assunto molto semplice: gli algoritmi e la AI sono dei software, e come tali sono oggettivamente tutelabili. Attorno a questo punto di partenza, il Prof. Gustavo Ghidini propone, in un saggio pubblicato nella rivista “Giurisprudenza commerciale”, un’indagine riguardo a un possibile nuovo paradigma in materia.

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ONLINE IL NUOVO NEWSLATOR: IMPLICAZIONI DELLA SENTENZA LEXITOR, MUTUI A TASSO VARIABILE, PARODIA DI MARCHI REGISTRATI, REGOLAMENTAZIONE DELLA PROFESSIONE DI INFLUENCER

Online il nuovo Newslator: implicazioni della sentenza Lexitor, mutui a tasso variabile, parodia di marchi registrati, regolamentazione della professione di influencer

È disponibile da oggi il nuovo numero di Newslator, il bollettino di informazione e aggiornamento legale pubblicato dallo Studio Ghidini, Girino & Associati per guidare il pubblico attraverso le nuove normative e l’evoluzione della giurisprudenza.

Gli articoli del secondo numero del 2023 sono dedicati alla sentenza del Tribunale di Vicenza (n. 511 del 1° giugno 2023) che precisa i diritti del consumatore alla restituzione dei costi del credito in caso di estinzione anticipata del finanziamento, discostandosi dai principi della sentenza Lexitor, e alla circolare con cui, lo scorso 19 luglio, l’ABI ha esortato banche e intermediari finanziari ad adottare misure volte a ridurre il peso della rata mensile nei mutui a tasso variabile.

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LA RINUNCIA DI SCOTT MORTON AL RUOLO NELLA CONCORRENZA EUROPEA: UN’IPOTESI

In un’intervista concessa al quotidiano Milano Finanza, il Prof. Gustavo Ghidini, fondatore del nostro Studio, analizza la nomina e la successiva rinuncia di Fiona Scott Morton al ruolo di chief economist nella Direzione generale Concorrenza per la Commissione Ue.

Nel giro di pochi giorni, l’accademica statunitense Fiona Scott Morton ha rinunciato all’incarico di capo economista nella Direzione generale Concorrenza della Commissione Europea, e ha iniziato a circolare la voce delle dimissioni di Margrethe Vestager, commissario europeo alla Concorrenza, in vista della presidenza della Banca europea degli investimenti. I due eventi sono correlati? In un’intervista concessa a Milano Finanza, il Prof. Gustavo Ghidini non lo esclude, alla luce di un’accurata analisi degli eventi. Leggi tutto

POCA CHIAREZZA E QUALCHE RISCHIO NELLA NUOVA DEFINIZIONE DI GREENWASHING

Da un lato norme sganciate dalla realtà, dall’altro clienti magai organizzati in una class action. Fra questi due fattori di rischio dovranno barcamenarsi emittenti, gestori di fondi e consulenti costretti a fare i conti con un concetto ormai entrato a pieno titolo nella finanza: il greenwashing. Il termine ha ricevuto solo lo scorso 31 maggio una prima definizione ufficiale, nel Progress Report congiunto di Esma, Eiopa ed Eba (quello definitivo arriverà fra un anno), senza però che venga chiarito gran che. Il documento parla genericamente di affermazioni, dichiarazioni, azioni e comunicazioni che non rispecchiano chiaramente e correttamente il profilo di sostenibilità sottostante un ente, un prodotto o un servizio finanziario. Ma aggiunge anche un preoccupante riferimento al greenwashing non intenzionale, quello cioè relativo a comunicazioni errate o incomplete, per quanto in buona fede, da parte di emittenti, gestori e consulenti finanziari.

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NON SOLO START-UP E PMI: ANCHE LE SRL AVRANNO ACCESSO AL CROWDFUNDING

Adesso il crowdfunding è (quasi) per tutti. È un effetto dell’estensione recentemente apportata al decreto legislativo 30/2023, che attribuisce anche alle società a responsabilità limitata la possibilità di fare ricorso a questa forma collettiva di finanziamento, superando in tal modo il divieto previsto dall’articolo 2468 del Codice civile.

La novità scaturisce dalla legislazione europea. È stato infatti tre anni fa che il Regolamento Ue 2020/1503 e la Direttiva Ue 2020/1504 hanno uniformato il quadro normativo nei Paesi membri, rendendolo omogeneo per tutti i prestatori del servizio, così da rendere possibile dar corso alle offerte di crowdfunding in tutta l’area dell’Unione. Ultimo tassello mancante è l’imminente deposito, da parte di Bankitalia, del regolamento in tema di stabilità patrimoniale e gestione dei rischi.

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ISTRUIRE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER EVITARE MANIPOLAZIONI FINANZIARIE

Chi è il colpevole di un market rigging compiuto dall’intelligenza artificiale? Le borse si trovano infatti di fronte alla prospettiva che l’AI, applicata al trading, possa manipolare il mercato: non necessariamente ricorrendo alla malevola creazione di fake news, ma anche soltanto replicando modelli illeciti scovati in reti neurali senza percepirne l’illegalità. Sarebbe complicato individuare un responsabile, in tal caso, proprio perché i sistemi operativi di AI forti consentono alla macchina di imparare da sola e agire conseguendo esiti non preventivati dal programmatore.

Nella rubrica “Considerazioni inattuali” su Milano Finanza, Emilio Girino vaglia le tre possibili soluzioni giuridiche. La prima, punire la macchina, carica l’AI di una improponibile soggettività giuridica. La seconda, collettivizzare il danno, colpirebbe ingiustamente taluni investitori. La terza, ricorrere alla responsabilità oggettiva dei creatori, programmatori e istruttori dell’AI, appare la più ragionevole ma non è sufficiente. Leggi tutto