NFT E CRIPTOVALUTE: POCA CAPACITÀ DECISIONALE RISCHIA DI FAVORIRE L’ILLEGALITÀ

E se i non-fungible token (Nft) nascondessero lavanderie di denaro sporco? Il Tesoro americano ha quantificato in 1,5 miliardi di dollari la mole del mercato degli Nft, e questo per il solo primo trimestre del 2021. Ma non è l’ingente quantitativo a far sorgere il sospetto, o quanto meno il dubbio; è piuttosto la malsicura capacità decisionale che impedisce di costruire una regolamentazione unitaria e chiara di questa nuova realtà, capace di produrre beni o valute scambiabili senza essere garantiti da un’autorità centrale.

Nella rubrica “Considerazioni inattuali” su Milano Finanza, Emilio Girino presenta la legislazione vigente in materia di anti money laundering (Aml) alla luce della specifica questione dei beni virtuali e, soprattutto delle criptovalute, evidenziandone un limite: si limita infatti a qualificare come cambiavalute, e non come operatori finanziari, chiunque le gestisca, emetta, offra o trasferisca. L’assenza di legislazione specifica impedisce di considerare le criptovalute non-fiat per ciò che in realtà, allo stato attuale di impiego e volatilità, sono dei prodotti finanziari.

“Il risultato finale è che i cambiavalute virtuali sono equiparati ai cambiavalute ordinari”, spiega l’Avv. Girino, “senza nessun requisito di onorabilità e professionalità, nessuna specifica governance, nessun controllo comparabile a quello di un intermediario bancario o finanziario. Basterà iscriversi e comunicare periodicamente i dati identificativi dei clienti, il controvalore del saldo di operazioni fra valute legali e virtuali, il numero complessivo di operazioni trimestrali di conversione delle relative voci in entrata e in uscita, distinguendo fra contante e strumenti tracciabili”.

Si tratta, insomma, di una questione legislativa di grande rilevanza, sempre crescente in prospettiva. “Su questo pericolante e cigolante palcoscenico di esitazione normativa è più che ovvio che anche gli Nft artistici, per la loro metamorfica natura, diventino humus propizio ai riciclatori”, conclude.

Il testo integrale dell’articolo è disponibile cliccando qui.  Allo stesso tema l’avv. Girino ha dedicato lo scorso anno un primo intervento sulla propria rubrica. Sul nostro Sito è come sempre possibile consultare l’intera raccolta della rubrica “Considerazioni inattuali” dal 2009 a oggi.

I Professionisti dello Studio Ghidini Girino e Associati sono chiamati quali relatori di convegni, rendono opinioni su problematiche giuridiche, economiche e finanziarie su primari quotidiani nazionali e su emittenti televisive specializzate.