RIPRODURRE UN’OPERA D’ARTE A SCOPO DI LUCRO? ECCO LE CONDIZIONI DETTATE DALLA LEGGE

Se un’opera d’arte è un patrimonio universale per la cultura, non è detto che lo sia anche per il commercio: lo dimostra il caso della controversia fra gli Uffizi e la casa di moda di Jean-Paul Gaultier. Lo stilista francese ha infatti riprodotto l’immagine della Venere di Botticelli su alcuni capi di una sua collezione, e il museo fiorentino ne ha contestato l’utilizzo, ritenendolo illegittimo in quanto privo di una preventiva autorizzazione da parte dell’ente che espone l’opera.
Nella rubrica “I ferri del mestiere” su Milano Finanza, Marco Mergati spiega che la contestazione degli Uffizi non si basa sul diritto d’autore – ovviamente scaduto da molto tempo – bensì sugli articoli 106-110 del nostro Codice dei Beni Culturali. Se la magistratura deve ancora esprimersi sul caso Gaultier, gli stessi articoli sono stati utilizzati in precedenti vertenze, come quelle di un’agenzia viaggi che ha utilizzato l’immagine del David di Michelangelo e di una banca che ha utilizzato l’immagine del Teatro Massimo di Palermo.
“Questi articoli attribuiscono ai soggetti pubblici che hanno in consegna i beni culturali (non solo opere d’arte ma anche immobili come palazzi e castelli) di fissarne le condizioni di utilizzo”, spiega l’Avv. Mergati. “In particolare, l’articolo 108 stabilisce che ne possa essere consentita la riproduzione a fronte del pagamento di un canone, normalmente in via anticipata, restando tuttavia consentite alcune specifiche utilizzazioni senza scopo di lucro. È una normativa volta a regolamentare lo sfruttamento della notorietà di cui dispongono molti beni culturali italiani, oltre che a consentire agli enti che li detengono di dar respiro alle proprie finanze. Pertanto, prima di riprodurre a scopo di lucro tali opere, è bene verificarne la possibilità e le condizioni con l’ente pubblico che li gestisce. Anche per evitare spiacevoli ricadute in termini di immagine”.
Il testo integrale dell’articolo pubblicato su Milano Finanza è disponibile cliccando qui. Sul nostro Sito è possibile sfogliare l’intera raccolta della rubrica “Ferri del mestiere” dal 2010 a oggi.