POCA CHIAREZZA E QUALCHE RISCHIO NELLA NUOVA DEFINIZIONE DI GREENWASHING

Da un lato norme sganciate dalla realtà, dall’altro clienti magai organizzati in una class action. Fra questi due fattori di rischio dovranno barcamenarsi emittenti, gestori di fondi e consulenti costretti a fare i conti con un concetto ormai entrato a pieno titolo nella finanza: il greenwashing. Il termine ha ricevuto solo lo scorso 31 maggio una prima definizione ufficiale, nel Progress Report congiunto di Esma, Eiopa ed Eba (quello definitivo arriverà fra un anno), senza però che venga chiarito gran che. Il documento parla genericamente di affermazioni, dichiarazioni, azioni e comunicazioni che non rispecchiano chiaramente e correttamente il profilo di sostenibilità sottostante un ente, un prodotto o un servizio finanziario. Ma aggiunge anche un preoccupante riferimento al greenwashing non intenzionale, quello cioè relativo a comunicazioni errate o incomplete, per quanto in buona fede, da parte di emittenti, gestori e consulenti finanziari.

Nella rubrica “Considerazioni inattuali” su Milano Finanza, Emilio Girino ricapitola alla luce del nuovo documento gli obblighi specifici previste dalla direttiva sulla sostenibilità aziendale (Csdd) e analizza la complessità della questione, dovuta all’impossibilità di escludere a priori la corresponsabilità dei gestori ma anche di addossare loro oneri di due diligence di inaudita capillarità.

“In mano a gestori e consulenti resta un cerino esplosivo”, spiega l’Avv. Girino: “Cosa accadrà se in un fondo, in una sicav o in un portafoglio gestito o amministrato finiranno prodotti green che poi non si riveleranno tali? Il passaggio al verde – transizione o business che lo si voglia chiamare – oltre a una bolla economica di proporzioni enormi e devastanti conseguenze, potrebbe generare una parallela macro-crisi sulla sponda finanziaria. Le bolle finanziarie dell’ultimo ventennio sono nate infatti da scelte frettolose, imprudenti e superficiali, ma pur sempre da scelte; in materia verde, invece, si attraversa un canale obbligato”.

All’argomento l’Avv. Girino ha dedicato più interventi nella medesima rubrica, concentrandosi in particolare su responsabilità sociale d’impresa e transition bond nonché sulle questioni che la legislazione in materia lascia irrisolte. All’irruzione dei fattori Esg nel questionario Mifid ha invece fatto riferimento Roberto Pavia in un articolo per la rubrica “Ferri del mestiere”, sempre su Milano Finanza.

Il testo integrale della nuova puntata della rubrica “Considerazioni inattuali” è invece disponibile cliccando qui. Sul nostro Sito è come sempre possibile consultare l’intera raccolta della rubrica “Considerazioni inattuali” dal 2009 a oggi.

I Professionisti dello Studio Ghidini Girino e Associati sono chiamati quali relatori di convegni, rendono opinioni su problematiche giuridiche, economiche e finanziarie su primari quotidiani nazionali e su emittenti televisive specializzate.