Il Sistema di Informazione Creditizia ora usa Whatsapp
Importanti passi avanti in materia di segnalazione nei Sistemi di Informazione Creditizia (Sic) gestiti da soggetti privati. Lo scorso 6 ottobre con il provvedimento n. 324 il Garante della Privacy ha provveduto ad accreditare il nuovo Organismo di Monitoraggio (Odm) e ad approvare definitivamente il nuovo Codice di Condotta per i sistemi di informazione creditizia in tema di credito al consumo, rendendo così effettive le nuove regole a tutela sia del debitore sia del creditore.
Il testo del Codice aveva ricevuto una prima approvazione da parte del Garante il 12 settembre 2019, ma mancava l’accreditamento dell’Odm, guardiano del Codice stesso. Compiuto tale passo, il Codice è divenuto operativo lo scorso 5 novembre.
La modifica impatta sul delicatissimo obbligo di preavviso della segnalazione: da un mese a questa parte banche e finanziarie potranno utilizzare strumenti di comunicazione rapidi e alternativi per preavvertire i clienti.La normativa vigente impone infatti di preavvisare il cliente 15 giorni prima della segnalazione negativa nel Sic scaturente dalle rate non pagate in modo da consentire una tempestiva opposizione a segnalazioni illegittime. Tale comunicazione è di fondamentale importanza ai fini della legittimità della segnalazione in Sic e la sua mancata ricezione viene spesso contestata dai clienti che, in più o meno buona fede, si accorgono solo successivamente di essere stati segnalati.
L’entrata in vigore del nuovo Codice di Condotta manda ufficialmente in pensione – o almeno così sembra – la classica raccomandata con ricevuta di ritorno per lasciare spazio a strumenti innovativi e più agili: se concordato con l’interessato, sarà ora possibile ricorrere alla telefonata registrata, alla messaggistica istantanea (Whatsapp e affini) o anche al caricamento su un’area riservata del sito web dell’operatore, accompagnata da un sms o email di avviso.I clienti dovranno prestare massima attenzione alle molteplici comunicazioni che arrivano sui propri device, ma banche e finanziarie potranno legittimamente utilizzare canali di comunicazione veloci e meno costosi.
Sul versante operativo a intervenire sui contenziosi tra gestori Sic, clienti e intermediari sarà l’Odm, non solo come garante dell’osservanza del Codice ma soprattutto come gestore dei reclami. Da ora in poi chi dovesse ritenere che una mancata erogazione del credito possa dipendere da un’illegittima segnalazione dopo aver infruttuosamente contestato l’inadempimento al gestore del Sic e atteso un mese per l’eventuale riscontro potrà rivolgersi direttamente all’Odm inviando apposita segnalazione scritta che dovrà contenere una breve descrizione dei fatti e del pregiudizio lamentato.
L’Odm, che nella sostanza agirà come gli arbitri bancari e delle liti finanziarie (Abf e Acf), risolverà i casi e terrà costantemente aggiornato un registro di tutti i reclami e delle decisioni adottate che verranno rese pubblicamente accessibili, anche attraverso informazioni di sintesi riguardanti il numero e il tipo di reclami ricevuti, il tipo di violazioni riscontrate e le misure correttive impartite.
Come per gli altri organi di risoluzione alternativa, il reclamo al nuovo organismo non precluderà la possibilità di rivolgersi al Garante della Privacy, che mantiene inalterate tutte le sue competenze, ma il meccanismo dovrebbe contribuire a deflazionare il contenzioso e a migliorare l’impianto comunicativo. Sempre che dietro l’angolo non si nascondano – e il rischio è concreto – i cyber-truffatori. Ma questo sarà un altro eventuale capitolo…
Giulia Barsi