EDUCAZIONE FINANZIARIA: OBIETTIVO NECESSARIO, PERCORSO DIFFICILE
L’Unione Europea ha appena varato un nuovo progetto per promuovere l’educazione finanziaria dei cittadini. Ma le buone intenzioni della Savings and Investment Union (SIU) rischiano di scontrarsi con ostacoli strutturali e culturali che da trent’anni rendono vano ogni tentativo di semplificazione.
Né i prospetti sintetici né le norme Mifid sono riusciti a colmare il divario tra l’estrema tecnicità della materia e il livello cognitivo medio, sempre più sconfortante, della popolazione.
La combinazione fra analfabetismo funzionale, disinteresse per i tecnicismi e brama di arricchimento facile può costituire un ostacolo insormontabile per gli obiettivi che si propone il SIU.
Nella rubrica “Considerazioni Inattuali” su Milano Finanza, Emilio Girino analizza le ragioni di queste difficoltà, che culminano nella diffusa tendenza di una delega passiva degli interessi economici alle tecnologie. L’autore smonta le illusioni del progetto comunitario e ne evidenzia i rischi pratici, segnalando come sia illusorio pensare di trasformare i risparmiatori in esperti di finanza attraverso strumenti generici o marginali.
“Il miglioramento dello stato dell’arte deve passare attraverso un acculturamento finanziario”, scrive Emilio Girino. “Ma il vero nodo sarà cosa e come insegnare a una sconfinata platea di utenti pressoché digiuni in materia. Il progetto Siu non va buttato a mare, ma va concretizzato in soluzioni efficaci, mentre ora, per come abbozzato, sembra un po’ l’educazione del buon selvaggio di rousseauiana memoria”.
Proprio per evitare che il gap culturale continui a esporre gli investitori a truffe e scelte avventate, l’Autore propone misure concrete: brevi corsi gratuiti, campagne pubblicitarie d’impatto, e soprattutto un ricorso incentivato alla consulenza indipendente. Il modello, infatti, non può che essere realistico. Non si tratta di formare investitori eruditi, ma cittadini più consapevoli. Solo così si potrà colmare il deficit culturale e, al contempo, schivare il rischio di scelte avventate o inconsapevoli.
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