LE NUOVE LINEE GUIDA DELL’ESMA SUI CRITERI ESG: COSA CAMBIA PER GLI INTERMEDIARI

A fine settembre l’Esma (European Securities and Markets Authority) ha pubblicato le linee guida volte a chiarire il modo in cui gli intermediari dovranno ottemperare all’obbligo di verificare gli obiettivi di investimento del cliente anche alla luce di eventuali preferenze di sostenibilità. Quest’obbligo era stato introdotto dal Regolamento 2021/1253, con cui il legislatore europeo modificava il Regolamento delegato Mifid 2. Tutto si colloca nella scia della normativa del 2019, che introduceva la necessità di documentare l’approccio di ciascun fondo rispetto ai fattori ambientali, sociali e di governance: quelli, insomma, diventati celebri sotto la sigla Esg.
Nella rubrica “I ferri del mestiere” su Milano Finanza, Roberto Pavia illustra i contenuti delle linee guida: dalla verifica delle preferenze di sostenibilità del cliente da parte dell’intermediario all’indicazione di quale percentuale del portafoglio intenda riservare a investimenti sostenibili. Senza dimenticare che le preferenze di sostenibilità del cliente non bastano; se infatti il prodotto non risulta adeguato per il cliente rispetto ai classici criteri di valutazione (quali ad esempio propensione al rischio e orizzonte temporale), non potrà comunque essere raccomandato.
“Gli intermediari dovranno illustrare il concetto di sostenibilità in modo chiaro ed evitando un linguaggio tecnico”, spiega l’Avv. Pavia, “ma anche chiarire la differenza fra prodotti con e senza tale attributo. Sembrerà banale ma, ancora oggi, molti clienti identificano la sostenibilità solo con il rispetto dell’ambiente, mentre essa abbraccia anche il versante sociale e di governance. L’intermediario dovrà quindi mostrare in modo dettagliato la differenza fra fondi che non prevedono alcun tipo di controllo vincolante della sostenibilità, fondi ecosostenibili in quanto promuovono il benessere ambientale e fondi che hanno come obiettivo investimenti integralmente sostenibili. Una rappresentazione non corretta o non trasparente dei fondi potrebbe generare responsabilità analoghe a quelle che derivano dalla vendita di un prodotto inadeguato”.
Il testo integrale dell’articolo pubblicato su Milano Finanza è disponibile cliccando qui [inserire link al pdf allegato a questo file, che va caricato nella sezione di “Sala Stampa” dedicato alla rubrica “Ferri del mestiere”]. Alle novità introdotte dalla normativa Esg il nostro Studio ha dedicato numerosi interventi sul quotidiano. Lo stesso Avv. Pavia ha commentato le prime precisazioni al Regolamento del 2019 e, con l’Avv. Franco Estrangeros, l’introduzione della privacy nelle logiche Esg. Anche l’Avv. Emilio Girino ha espresso un parere critico riguardo agli effetti di lungo termine sull’economia e sulla necessità di vigilanza neutrale per evitare una “bolla verde”.
Sul nostro Sito è possibile sfogliare l’intera raccolta della rubrica “Ferri del mestiere” dal 2010 a oggi.