CON LE NUOVE LINEE GUIDA DELL’AGID SI RISCHIA L’INVALIDAZIONE DEI CONTRATTI DIGITALI

Da inizio 2022 cambiano le regole sui contratti digitali: l’Agenzia per l’Italia Digitale ha mandato a regime le nuove Linee Guida che regolano la formazione, la gestione e la conservazione dei documenti informatici, insieme al Regolamento per la fornitura del servizio di conservazione dei documenti informatici. Queste norme non riguardano solo i soggetti pubblici, come comunemente si crede, ma si applicano (almeno in parte) anche ai privati.
Nella rubrica “Ferri del mestiere” su Milano Finanza, Franco Estrangeros individua le molte novità che coinvolgono tutti gli operatori economici, in particolar modo quelli che forniscono beni o rendono servizi alla clientela sulla base di contratti stipulati digitalmente o archiviati in forma digitale. Dalla nascita mediante sottoscrizione fino alla definitiva eliminazione, ogni fase della vita del documento prevede l’adozione di disciplinari tecnici e di procedure che ne garantiscano l’integrità.
“La mancata osservanza degli oneri imposti dal Codice dell’amministrazione digitale può compromettere l’esistenza stessa del contratto in relazione alla portata probatoria del documento informatico”, spiega l’Avv. Estrangeros. “Un vero e proprio effetto devastante là dove, per il tipo di rapporto in gioco, la forma scritta del contratto sia prevista a pena di nullità. È il caso, ad esempio, dei contratti bancari o d’investimento. Una generazione o una conservazione inadeguata del documento potrebbe far andare in fumo la sua efficacia per omessa o incorretta organizzazione gestionale”.
In un precedente numero della rubrica, l’Avv. Estrangeros aveva illustrato opportunità e rischi della digitalizzazione dei processi bancari.
Il testo integrale dell’articolo dell’Avv. Estrangeros è disponibile Cliccando qui
Ricordiamo che, nella sezione “Sala stampa” del nostro Sito, è possibile sfogliare l’intero archivio della rubrica “Ferri del mestiere” dal 2010 a oggi.