IL SEGRETO COMMERCIALE SU STRATEGIE AZIENDALI E BUSINESS PLAN: UN PODCAST SULLA PIATTAFORMA INDICAM

L’Avv. Marco Mergati spiega a quali condizioni si possono tutelare tutte le informazioni non brevettabili ma che consentono a un’azienda di garantire un vantaggio competitivo.

Strategie aziendali, business plan e dati della clientela possono essere protetti grazie alla proprietà intellettuale, e in che modo? L’argomento viene affrontato da Marco Mergati, partner dello Studio che da oltre venticinque anni si occupa di proprietà intellettuale nell’ambito dei marchi, dei brevetti, della concorrenza sleale e del diritto d’autore, in un podcast registrato per Indicam. Sin dal 1987 infatti quest’associazione per la tutela della proprietà intellettuale si batte contro la contraffazione e che funge da punto di collegamento fra industria e diritto, oltre che da osservatorio privilegiato su tutti gli argomenti riguardanti i marchi.

“La definizione di ‘segreti commerciali’ presente nella normativa non deve far pensare solo a questioni che non riguardano il know-how strettamente tecnico”, spiega l’Avv. Mergati. “Nel termine rientrano infatti tutte quelle conoscenze che si possono sviluppare in un’azienda e che riguardano sia aspetti commerciali sia aspetti tecnici. E, se un brevetto dura venti anni, il segreto commerciale dura per sempre: l’azienda può dunque scegliere di non brevettare determinate soluzioni per poterne fruire in regime di totale segretezza”.

È dunque possibile tutelare – e quindi valorizzare in quanto beni immateriali – le informazioni afferenti a strategie aziendali e business plan, per quanto in Europa non possano essere oggetto di brevetto. “Allo stesso modo si possono proteggere tutte le informazioni che consentono all’azienda di avere un vantaggio competitivo”, aggiunge. “Inoltre la disciplina del segreto commerciale consente di tutelare le soluzioni tecniche, tanto quelle brevettabili quanto quelle non brevettabili: ciò include infatti tutte quelle soluzioni che garantiscano un vantaggio competitivo o che costituiscano know-how complementare rispetto a un brevetto”.

A disciplinare i segreti tecnici e commerciali sono, in Italia, gli articoli 98 e 99 del Codice della proprietà industriale e, a livello europeo, la Direttiva Trade Secrets (2016/943) del Parlamento e del Consiglio Ue. “Tra i requisiti per accedere alla tutela secondo il nostro Codice ci sono la segretezza delle informazioni, il loro valore economico, e infine l’adeguatezza delle misure per mantenere tale segretezza”, illustra l’Avv. Mergati. “Quest’ultimo aspetto è fondamentale: le misure possono essere fisico-tecniche (ad esempio, accesso ristretto a macchinari) oppure informatiche (come minimo delle password selettive per i server aziendali); ci sono infine delle misure giuridiche, come dei regolamenti interni che sanciscano la segretezza. Naturalmente, le informazioni che non rientrano nella fattispecie del segreto commerciale possono comunque venire tutelate dalla, benché più blanda, disciplina relativa alla concorrenza sleale”.

Nella restante parte del podcast, l’Avv. Mergati spiega quale sia il giudice competente in materia di segreto commerciale, a quali strumenti giudiziali si debba ricorrere per rivalersi in caso di violazione e come venga calcolato il risarcimento dei danni in materia. Inoltre il podcast spiega anche come regolarsi nel caso in cui un dipendente di un’azienda detentrice di segreto commerciale si trasferisca in un’azienda concorrente, mediando fra le esigenze dell’azienda e il diritto del lavoratore.

Il podcast è disponibile su Spreaker e può essere ascoltato gratuitamente cliccando qui. In precedenza, l’Avv. Mergati aveva partecipato ai podcast presenti sulla piattaforma di Indicam con un intervento dedicato ai marchi e un intervento dedicato al segreto commerciale.