BRACCIO DI FERRO FRA META E SIAE: RUOLO DELL’ANTITRUST E RICADUTE SUGLI UTENTI

Meta è tenuta ad acquistare i diritti Siae? Questa è in sintesi la domanda al centro dell’ormai prolungato braccio di ferro che contrappone da un lato il gigante che gestisce Facebook, Instagram e Whatsapp, e dall’altro il gestore dei diritti della gran parte degli autori italiani. Tutto è iniziato quando gli autori hanno trovato irrisorio il corrispettivo proposto da Meta per l’utilizzo delle loro opere, insistendo per conoscere – come previsto dalla legge sul diritto d’autore (art. 110-quater) – l’effettiva mole di traffico generato sui social grazie alla musica italiana. Dopo l’estromissione dei contenuti Siae dalle piattaforme Meta, l’Antitrust ha intimato al gigante americano di tornare al tavolo delle trattative.

Nella rubrica “I ferri del mestiere” su Milano Finanza, Alfonso Campanella analizza lo strumento apprestato dal legislatore per  tutelare la parte debole di un contratto dall’abuso da parte di quella più forte.

“L’abuso si verifica quando il forte costringe il debole ad accettare condizioni ingiustificatamente gravose o interrompe arbitrariamente le relazioni commerciali, come ha fatto Meta”, spiega l’Avv. Campanella. “La questione non è tanto di taglia quanto di squilibrio negoziale. Può Siae dirsi economicamente dipendente da Meta? In questo l’ente è agevolato da una presunzione legale (introdotta nel 2022) per cui, nei rapporti fra un’impresa e una piattaforma legale, si presume che quest’ultima sia in posizione dominante. È bene ricordare però che, per questa fattispecie è competente il Tribunale ordinario; l’Antitrust può intervenire solo qualora rilevasse un abuso che mette a rischio la concorrenza e il mercato”.

Cresce intanto l’attesa per le prossime mosse. Il Garante ha infatti evidenziato la ricaduta per gli utenti privati della musica Siae, subendo un danno nella produzione di contenuti, e ha individuato nel rifiuto di Meta di acquistare le licenze  un indebolimento del ruolo della Siae  rispetto ai suoi concorrenti, con rischio pertanto dell’applicazione di una sanzione pecuniaria.

Il testo integrale dell’articolo pubblicato su Milano Finanza è disponibile cliccando qui. Sul nostro Sito è possibile sfogliare l’intera raccolta della rubrica “Ferri del mestiere” dal 2010 a oggi.