RAPPORTI DI FORNITURA: QUALCHE RIFLESSIONE SULLE REGOLAMENTAZIONI

Diventano sempre più articolate le regolamentazioni dei rapporti interni alle filiere produttive, in particolar modo – ma non solo – nel campo della moda. Fra provvedimenti giudiziali e dell’Antitrust, emerge che la parte debole viene abitualmente individuata nel fornitore, anche a causa di disposizioni del legislatore, di portata tanto generale quanto settoriale: a cominciare dalla legge 192/1998 che, all’articolo 9, vieta l’abuso di dipendenza economica, ossia l’ingiusto approfittare della parte contrattuale più forte a danno dell’altra.
Nella rubrica “Ferri del mestiere” su Milano Finanza, Marco Mergati analizza la legislazione in materia anche alla luce del futuro prossimo: entrerà infatti in vigore nel luglio del 2027 l’attuazione della nuova Direttiva Csddd sulla sostenibilità ambientale, che richiederà alle imprese di grandi dimensioni di svolgere attività finalizzate a tutelare i diritti umani e il rispetto dell’ambiente anche nell’ambito delle filiere dei fornitori, con obbligo di vigilare su di essi.
“Questo complesso di leggi deve trovare corrispondenza soprattutto nei contratti”, scrive l’Avv. Mergati. “È perciò caldamente consigliato di redigere accordi scritti per fissare clausole chiare, avendo cura di stabilire condizioni equilibrate ed evitando di porre a carico della parte debole obblighi oggettivamente sproporzionati. È altrettanto necessaria la formazione continuativa di dipendenti e collaboratori: se ad esempio un commerciale richiedesse a un fornitore prestazioni sproporzionate, vi sarebbe il rischio di una censura giudiziale, con condanne al ristoro di danni o sanzioni pecuniarie”.
La versione integrale dell’articolo è consultabile cliccando qui. Sul nostro Sito è altresì disponibile la raccolta completa della rubrica Ferri del mestiere dal 2010 a oggi.
