CONTI CORRENTI E PROVA DEL CREDITO: LA CASSAZIONE APRE AI DOCUMENTI ALTERNATIVI
Nel contenzioso bancario per il recupero di crediti su conti correnti datati, la mancanza degli estratti conto integrali ha spesso portato all’applicazione del criterio del “saldo zero”, con revoca del decreto ingiuntivo e perdita della pretesa.
Ma un’ordinanza della Cassazione ha confermato un nuovo orientamento giurisprudenziale: anche in assenza degli estratti integrali, il credito può essere provato tramite altri elementi documentali, purché idonei a ricostruire il rapporto contrattuale.
Nella rubrica “Ferri del mestiere” su Milano Finanza, l’Avv. Angelo Alfani analizza la portata della pronuncia e i suoi effetti sui rapporti bancari più risalenti o cartolarizzati, per i quali non è sempre possibile reperire la documentazione completa. L’intervento chiarisce come la recente giurisprudenza stia ormai respingendo le opposizioni fondate unicamente sulla carenza documentale, purché siano disponibili prove alternative idonee a integrare la pretesa creditoria.
“Nel caso specifico il debitore, fideiussore di una società, censurava la sentenza d’appello per aver disatteso la regola della prova degli estratti conto integrali”, spiega l’Avv. Alfani. “La Suprema Corte non è stata dello stesso avviso e ha ritenuto infondato il motivo del ricorso. Dopo aver indicato tutti gli elementi di prova emersi in corso di causa – tra cui le contabili bancarie delle singole operazioni, le altre risultanze emergenti dalle scritture bancarie e il contegno processuale tenuto dalle parti – evidenziava che erano stati sufficienti a permettere al consulente tecnico di ricostruire l’intero rapporto contrattuale, escludendo il ricorso al criterio del saldo zero”.
L’orientamento è già stato recepito da altri giudici di merito, come dimostrano recenti pronunce del Tribunale di Velletri (9 gennaio 2025) e di Firenze (27 settembre 2024), e potrebbe segnare un punto di equilibrio fra esigenze di riscossione e garanzie processuali nei casi in cui l’evoluzione tecnologica non abbia permesso la digitalizzazione completa dei dati originari.
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